Edward (Teddy) Minguzzi

sabato 16 maggio 2009

Edward Teddy Minguzzi


Edward (Teddy) Minguzzi, nasce ad Alfonsine, in Provincia di Ravenna, il primo dicembre 1973.
Frequenta il Liceo Artistico di Ravenna, quindi la Facoltà di Psicologia a Cesena e la Facoltà di Filosofia a Bologna.
Muore, tragicamente a Brisighella il 24 settembre 1998.


Sin da bambino ha una grande passione per il disegno che manterrà sino agli ultimi giorni della sua vita.
Poco incline alla disciplina; di carattere schivo ma socievole. Infaticabile lettore, capace di una coversazione colta ; non ama prendersi sul serio, apparendo spesso irriverente e ironico.

































Queste rime sono pubblicate così com'erano in bozza, insieme trascritte al computer in un pomeriggio di maggio del 1998.


Dovevamo ritrovarci per apporre le correzioni, ma il destino volle che non fosse possibile.


Ho quindi ritenuto giusto riproporle qui, senza nulla modificare.


Angelo Minguzzi, maggio 2009


Senza titolo (1)

La cosa più bella
Che in terra mai vidi
(Al par di una stella)
Sei tu che sorridi


Sonetto primo. All'uomo immediato.


Uomo che vivi nell’immediato
Non ascoltare la voce stordita
Del penitente che ammorba la vita
Tu , solamente , puoi esser beato

Non ascoltare la voce perplessa
Che di timore del mondo sconvolta
Verso lo spirito astratto si volta
Ed esce al mondo soltanto riflessa

Ridi dell’uomo che stolto rovina
Nella rinuncia e nel pentimento
Nell’ascensione con meta divina

Solo nel tempo che corre fuggente
Solo nell’attimo , sol nel momento
Sta la salvezza , qui , nell’istante.


Invito
Brindiamo e godiamo
Noi anime dette perdute
Del vino e del sangue che siamo
Beviamo alla nostra salute


A Giacomo Leopardi

Dove sono le femmine vogliose?
Dove sono i giardini di risa e rose?
Dov'è l'amor che trasfigura il mondo?
Qui vedo solo l'usuali cose
Noia e dolore che girano in tondo

La ruota

La fame, la noia, la sete, l'onore
Il suo dolce modo, il mio grande amore
Panchine, gelati, scalini assolati
Le sere d'estate, il sole tagliente
Il fresco, la luce che muore nel niente
Ferite nel cuore, ferite profonde
Io vedo il destino che mi si nasconde
Destino tremendo, ma io me la rido
Non piango, non tremo non chiedo, non grido
Aspetto la ruota che gira da sola
Aspetto la morte che tutto consola
Aspetto la sorte che tutti ferisce
Aspetto che faccia quel che preferisce
S'è vero che tutto in vano trascorre
Un dito sul mondo non voglio più porre
E se non è vero, ma non vedo come
Io voglio che il mondo pronunci il mio nome
Io voglio che il tempo mi prenda per mano
E voglio che dolce mi porti pian piano
E voglio godere dell'inconsistenza
Di ciò che trapassa, di ciò che è parvenza
E voglio che resti mia sola memoria
Quel falso d'autore che chiamano storia



Dialogo davanti ai quadri di una bellissima




-“Ti piace?E’ carino?”

-“Non c’era del vino?”

-“Ma il quadro, che ne dici?”

-“Ma, lo sai , noi siamo amici…

”Potrei mentire , ma non adesso

Chiedo scusa e vado al cesso.

Lei furente, di nascosto

Per sapere ad ogni costo

Per le sale mi pedina,

Sbatte i tacchi, poverina.

Io sorrido , ma non con gli occhi, l

Lei non vuole che la tocchi

Regredisce , si ribella

Ma il furor la fa più bella

-“Del tuo quadro là sul muro

Non mi importa per davvero

E' che tu me lo fai duro,

Ecco, ora son sincero.


INSONNIA
Non lo dico per dire
ho bisogno di dormire
fate come volete
ma tacete
spiritelli ed amori
peccatucci e rancori
e travagli incoscienti
dal sonno rimangano assenti
mi rimanga per culla
solo il placido nulla.

Sogno di un sogno


Una vermiglia

fanciulla stesa

nel dormiveglia
desiderosa.


Io la svegliavo

lei sorrideva

e mi diceva:
“Sai , ti sognavo

Senza titolo
Ricerco la storiaLa storia perduta
In quella memoria
Sopravvissuta
Ricerco gli eventi
Le cause, gli effetti
Ma ho solo davanti
Ricordi imperfetti
Ricordi lontani
Ormai consumati
Ne lavo le mani
Ricordi passati
Non cerco più nulla
Soltanto il presente
C'è qui una fanciulla
Adolescente











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Edward Minguzzi (Teddy), nasce ad Alfonsine in provincia di Ravenna il primo dicembre 1973.
Frequenta il liceo aristico a Ravenna, quindi la facoltà di psicologia a Cesena e, successivamente la facoltà di filosofia a Bologna.
Muore, tragicamente a Brisighella il 24 settembre 1998.